Una vallata prealpina da secoli vocata all’allevamento delle vacche da latte per la produzione di formaggi tipici, quali gli stracchini e lo Strachítunt. Valle che stupisce perché sospesa al di sopra di forre cupe e terribili, difficilmente raggiungibile grazie a strade che si inerpicano sui versanti dei monti, o attraverso i famosi “Orridi”, ma che svela ampiezza di panorami. È questa apertura di valle sospesa, con conche erbose e altipiani, ad averla resa importante per l’allevamento. Nei pascoli di fondovalle e in alta quota, le vacche pascolano buonissime erbe adatte alla caseificazione e bevono le acque minerali che sgorgano dalle numerose sorgenti. Terra di transumanza e di migrazioni del bestiame dalle stalle site nei pressi dei numerosi borghi e frazioni, fino ai pascoli d’altura, sempre al sole, sulle pendici dell’Aralalta, del Campelli, del Sodadura, montagne calcaree e dolomitiche. Una terra che conserva la sua bellezza grazie alla cura degli allevatori che, con fatica, da secoli preservano i prati, i pascoli e la grande biodiversità che popola questi paesaggi dove uomo e natura sono in dialogo.